LO SMART WORKING RIDISEGNA LA DOMANDA IMMOBILIARE
NUOVE STRADE PER LA RICHIESTA DI CASE
Fino a qualche mese fa non erano in molti a conoscere lo smart working, oggi dopo l'emergenza Covid-19 inizia a spostarsi l'andamento della richiesta immobiliare, oggi è sempre più mirata verso soluzioni abitative che prediligono spazi interni da dedicare al lavoro, non sono pochi i clienti che nelle ultime settimane inseriscono nelle richieste immobiliari che mi pervengono in ufficio la condizione di poter avere all'interno della casa/appartamento una zona dedicata al lavoro da casa.
Questo fino a qualche mese fa era impensabile, chiudevi la porta dell'ufficio e il lavoro restava li fintanto che non saresti ritornato “sul pezzo” il giorno dopo o il lunedi.
Siamo nel pieno del secondo semestre dell'anno, la grande sfida che il mercato immobiliare nei prossimi mesi farà sarà quella di confrontarsi con la prospettiva di una recessione di portata rilevante a consuntivo d'anno, per tutto il 2021 la farà da padrone nella domanda la componente di utilizzo diretto dell'abitazione, traino del mercato immobiliare.
Mi ha anche colpito che in Italia ci sono circa 900 mila soluzioni abitative tipo B&B, gran parte nate negli ultimi 5 anni, l'orientamento dei proprietari a seguito dello svuotamento delle città da parte dei turisti è quello di riconvertire i contratti di locazione immettendo questi immobili che spesso sono di pregio nel mercato ortodosso delle locazioni tradizionali.
Insomma anche il mercato immobiliare che per definizione è immobile mostra gli anticorpi e sviluppa strategie difensive e strategiche di non poca rilevanza che ci permette di essere abbastanza sereni per il futuro.