E SE GUARDIAMO IL RESTO D'EUROPA?
Il Settore immobiliare legato alla riuscita della vaccinazione di massa.
Una società francese che si chiama Preim la quale ha in pancia 26 miliardi di valori immobiliari ha fatto una ricerca e stilato delle previsioni. Nel 2020 c’è stato un calo degli investimenti immobiliari del 30% pari ad un valore di 150 miliardi di euro in zona euro.
Il futuro del settore immobiliare internazionale va di pari passo con il successo delle campagne vaccinali in corso. A 5 anni, ci sarà una differenziazione tra i diversi Paesi proprio a seconda della più rapida ed efficace campagna vaccini che si farà nel 2021. Nella peggiore delle ipotesi e cioè con un andamento lento delle vaccinazioni torneremo a livello pre crisi nel 2023.
In un contesto come questo la previsione è di crescita del PIL nell’eurozona, +4,2% nel 2021 con l’ipotesi che i lock down vengano mantenuti fino a marzo 2021.
In Europa nel 2021 le differenze saranno marcate, la Germania in ripresa a livello di Pil con una previsione del 3,6% i Paesi Bassi 2,6%, Francia 5%, Spagna 4%, Italia 4,5%, Paesi Bassi 2,6%.
Il settore del residenziale stranamente è stato percepito come una sorta di paradiso sicuro, il totale degli investimenti fatti nel 2020 è stato di 54, 7 miliardi di euro con una riduzione di 14%, male gli uffici -34%, retail -34%, hotel -65% sempre su base annua.
A poter alimentare il settore immobiliare residenziale ci sono tre fattori: le pressioni demografiche, che spingono molte città a intensificare i programmi di housing sociale; la mancanza di offerta, sopratutto di nuove costruzioni; i bassi tassi di interesse.