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NUOVO AUMENTO DEL COSTO DEL DENARO E DELLA RATA DEI MUTUI IN MARZO

Ne avevamo già parlato lo scorso ottobre quando la BCE - confermando le attese - aveva aumentato i tassi di interesse di un ulteriore 0,75 per cento, portando il costo del denaro complessivamente al 2 per cento con aumento di costi per tutti coloro che volevano accedere ad mutuo. Qual è la novità allora?Che Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, ha annunciato la volontà di un nuovo aumento dei tassi di 50 punti, prevista per il 16 marzo prossimo. Se la decisione venisse confermata, si tratterebbe del sesto aumento consecutivo, l’ultimo in ordine di tempo è stato il 2 febbraio, sempre di 0,5 punti percentuali. Il problema perciò - come avevamo già evidenziato in precedenza - è per coloro che devono ancora accendere il mutuo a tasso fisso adesso: rispetto a inizio 2022, infatti, il valore dell’Irs è triplicato.Per Irs, s’intende il valore di riferimento del tasso di interessi applicato ad un mutuo a tasso fisso. Le banche sono sempre più restie a concedere mutui a tassi fissi, sia brevi che lunghi. Questo perché, durante il tempo che intercorre tra la stipula del contratto e la fine del rimborso, che può essere anche oltre i vent'anni, i mercati, come del resto sta accadendo dalla pandemia alla guerra in poi, potrebbero completamente stravolgersi.Tassi alle stelle anche per i mutui variabili. Un mutuo a tasso variabile sottoscritto a inizio 2022 potrebbe salire nei prossimi mesi di quasi 35 euro rispetto ad oggi. In poco più di un anno, chi ha sottoscritto un mutuo si troverebbe a pagare una rata mensile più pesante di 197 euro, vale a dire circa il 43% in più rispetto a quella iniziale. Se le previsioni si dovessero rivelare corrette, ovvero quelle di nuovi aumenti, la rata del mutuatario potrebbe essere 255 euro in più rispetto a quella sottoscritta a gennaio 2022. Cifra record. Rimangono validi perciò i consigli che vi abbiamo dato lo scorso ottobre come ad esempio di valutare una surroga e passare così a un tasso fisso, così come la rinegoziazione di Stato approvata nella finanziaria 2023.Rimane sempre vivo il consiglio di affrettarsi a vendere gli immobili se si vuole incassare, prima di nuovi aumenti del costo del denaro. 


 


 

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